L’Arte del Canto

Un sito amorevolmente dedicato al canto e alle sue tecniche

da Maria Luisa Carboni

 
 

Maria Luisa Carboni

Maria Luisa Carboni nasce a Sassari il 27 ottobre 1933 alle 5.45 del mattino durante un nubifragio.

La sua attitudine al canto si va definendo sin da bambina insieme alla passione per la danza. La sua soddisfazione maggiore è vedere al cinema i films musicali americani con Kathryn Grayson, Jane Powell e Ginger Rogers. Entrava al primo spettacolo di domenica e vedeva il film almeno tre volte di seguito con Filomena, la sua “Tata” . Al ritorno si metteva a cantare e a ballare ripetendo musicalmente ciò che più aveva colpito la sua fantasia di bambina.

In terza elementare, non potendo frequentare la scuola a causa dei bombardamenti, si trasferisce con la famiglia in una località di campagna: “S. Giovanni” fra Sassari e Porto Torres. Per non perdere l’anno scolastico, la famiglia la presenta, anche se con molte lacune, all’esame di terza elementare. La maestra “Cuccuru”, notando la sua impreparazione, la fa cantare ed è per merito della sua vocina d’argento, intonatissima, che la commissione si entusiasma ed all’unanimità la promuove con il voto di 10 in Canto (per aver

cantato “Caro Papà”).


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Suo fratello e sua sorella, più grandi di 8 e 6 anni, sono occupati nello studio e Maria Luisa non frequenta altri bambini, ma si concentra nel mondo della fantasia, cantando e ballando da sola. Si diverte vestendosi con gli abiti eleganti di sua madre, con cappelli strambi in testa, e fa rappresentazioni sul tavolo della camera da pranzo: come pubblico c’è la sua “Tata” Filomena che va in visibilio a sentirla cantare e ballare.

Questa passione nel tempo non diminuisce, ma cresce, e da sola, quando la casa è deserta, cerca di imparare attraverso la radio come cantano le cantanti celebri dell’epoca come Toti dal Monte o Margherita Carosio, imitando agilità ed intervalli, guidata soltanto dal suo istinto musicale. Questa ricerca naturale assumerà un ruolo importantissimo nella sua formazione predisponendola a percepire la melodia delle frasi e l’importanza della parola.

Di studiare musica in famiglia non se ne parla, “canto” meno che meno, ma dopo una incredibile lotta con suo padre, sostenuta con energia e coraggio (è stata l’unica figlia a tener testa a suo padre) viene iscritta al Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, perché a Sassari non ci sono insegnanti di canto né conservatorio.

Frequenta il conservatorio con lunghi periodi di assenze perché contemporaneamente è iscritta al ginnasio a Sassari. Con sua cugina Graziella che suona il pianoforte, improvvisa i valzer di Johan Strass, alcune arie d’opera e il “Bacio” di Arditi. Un’anziana signora di Sassari, Delia Clemente, che conosce il repertorio lirico, le fa studiare il valzer di Musetta dalla Bohéme e un’aria di Pergolesi dal Maestro di Musica e ripassare il Bacio di Arditi in modo più corretto. Esegue proprio il Bacio di Arditi in occasione di uno spettacolo per le scuole, a 15 anni. Al pianoforte c’è sua cugina Graziella, ma c’è un ragazzo che avrebbe voluto accompagnarla al pianoforte: questo ragazzo, più grande di lei di un anno, si chiama Luigi Berlinguer e diventerà dopo molti anni Ministro della Pubblica Istruzione.